Particolare di tavola da violino con ''effe'' modello stradivari.
La tavola ha venatura regolare ed è particolarmente
stagionata.
L'abete per i miei strumenti viene aquistato in piante solo in Italia
(Val di Fiemme e Val Canale) e viene stagionato almeno per dieci anni
da me personalmente nel mio laboratorio. L'abete di queste valli italiane,
dove acquistavano i loro legni anche i grandi maestri italiani del
passato, è detto abete di ''risonanza'' per le sue straordinarie venature
regolari dovute ad una configurazione del bosco e le sue ancora più
eccezionali qualità chimico-fisiche, la particolare ed unica
struttura del terreno. L'abete usato per i miei strumenti viene tagliato
unicamente a spacco permettendo la rottura longitudinale esattamente
lungo la venatura, questo sistema oltre ad essere il sistema degli
antichi liutai che naturalmente non possedevano strumenti elettrici
o a motore permette il realizzarsi di ottime qualità acustiche.
Particolare di punta su tavola di violino
In questa immagine si notano le venature dell'abete
e la punta dei filetti che contorna lo strumento. Il filetto è formato
da tre strisce di legno, in genere pero tinto e acero.
Antichi liutai usavano anche osso di balena mentre la scuola Bresciana
usava legno di fico. I filetti sono intarsiati nel legno con uno scavo
a coltello, sono un lavoro assai complesso che esprime, assieme all'eleganza
delle punte, la perizia del liutaio.
Il filetto ha una funzione ottico estetica e di delimitazione dello
spazio vibrante delle tavole.